Finito il locdown, riaprono molte attività; la nostra vita è cambiata a causa dell’ emergenza sanitaria che ha colpito intere popolazioni negli ultimi mesi.I bambini non vanno a scuola e non possono neppure passare il loro tempo libero al parco giochi, molte mamme e molti papà lavorano da casa, di fronte ad un computer, i nonni non sempre possono vedere i propri nipoti, a maggior ragione, se non si vive nella stessa regione.Bisogna fare i conti con delle misure di protezione e di prevenzione, bisogna coprirsi il volto con una mascherina meglio se monouso o igenizzata più volte al giorno, bisogna indossare rigosoramente i guanti e/o igienizzare le mani con appositi detergenti, la vita sociale è limitata fortemente, l’uomo ne risente ma non è tutto.
La possibiltà di soddisfare i nostri bisogni è stata limitata, la possibilità di recarci al centro commerciale preferito è stata limitata, la possibità di scegliere è stata limitata,
il costo dei prodotti è stato incremetato! Sembrerebbe quasi una conseguenza dell’ emergenza sanitaria, ebbene si, è una conseguenza!
L’Associazione per la difesa e l orientamento del consumatore conferma:” I prezzi rilevati nell ultimo periodo sono decisamente svantagiosi”.
Paragonando i prezzi attuali dei beni di prima necessità con i prezzi dei medesimi prodotti nello stesso periodo, ma dello scorso anno, si rivela un incremento medio del circa + 10% del costo di frutta fresca ed ortaggi, mentre tra le verdure cresce il prezzo del cavolfiore del circa +30%, restano pressochè invariati il costo delle bietole e delle cicorie. Si nota anche l’ aumento per prezzo dei panini confezionati, del circa +15%.
Si riconosce un consistente aumento sia della richiesta che del costo, del lievito di birra, anche in polvere.
I prezzi considerati sono stati rilevati in diverse aree commerciali, sia mercati rionali che centri commerciali di grande distribuzione, della provincia Barese.
“L’ analisi fatta, è frutto di un lavoro successivo a quello di rilevazione direttamente presso gli esercizi commerciali. La nostra mission, è qualle di tutelare il consumatore ed orientarlo, sopratutto in questo periodo cosi critico, nella scelta giusta e vogliamo far crescere la consapevolezza e la curiosità, del consumatore, di conoscere l’ andamento dei prezzi dei prodotti che riempiono le nostre tavole” afferma Camilla, volontaria dell Adoc Puglia.
Se volessimo fare una distinzione tra i prezzi di frutta,verdura ed ortaggi, rilevati presso mercati rionali e quelli rilevati presso alcuni centri commerciali, si noterebbe una piccola variazione dei prezzi nei centri commerciali, dovuta alle spese aggiuntive come quelle di trasporto e di imballaggio, le quali vengono completamente azzerate nella vendita diretta tra produttore e consumatore pressi i mercati rionali.
Prendendo per esempio il costo delle albicocche, presso un determinato centro commerciale il costo per kg è pari ad 1,99 euro, presso un altro c.c. il prezzo è pari a 2,98 euro, allo stesso modo, presso il primo c.c. il prezzo dei cetrioli ammonta a 1,58 euro, paragonato a 0,95 euro rilevato presso il secondo c.c., allo stesso modo oscilla il costo delle fettine di maiale, nel primo c.c. pari a 10,90 euro nel secondo c.c. pari a 6,50 euro, questi sono dei semplici esempi i quali evidenziano la possibilità che tra un centro commerciale ed un altro ci siano variazioni.
Ma in sostanza in tutti gli esercizi è strato rilevato l’ aumento generalizzato dei prezzi, che auspichiamo possa esser ripristinato il prima possibile.
Si sospettano inoltre, parziali aumenti anche per quanto riguarda altri beni-servizi pronti a soddisfare i bisogni che tutti noi in questo periodo abbiamo trascurato; precisamente si sospetta un incremento dei prezzi presso strutture le quali hanno risentito economicamante dello stato di emergenza, come ad esempio centri estetici, saloni per la cura e la bellezza dei capelli, bar, ristoranti e pizzerie, che tra l’ altro hanno affrontato spese consistenti per assicurare un ambiente sanificato e con tutte le apparecchiature, imposte per legge, per evitare il rapido contagio.

Bari, 29/05/2020 Camilla Campanella

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